Buone idee, irruenza sonora devastante e voglia di mettersi in gioco fanno di questo LP un esordio davvero promettente
I suoni granitici dall’impatto potentissimo degli umbri e ombrosi Directo sfondano le porte degli inferi e ci traghettano lungo le otto tracce che compongono il loro esordio su lunga distanza, intitolato appunto “…Al Infierno”, pubblicato alcuni mesi fa. La band di Città di Castello, attiva già da alcuni anni, sin dai primi passi ha posato le proprie orme lungo i desertici scenari spianati dalla musica dei Kyuss, che infatti tornano a più riprese lungo il loro debut album. L’originalità dei Directo è però proprio quella di saper dosare le innegabili e inevitabili influenze (evidentissime quelle dei suddetti Kyuss ma anche quelle dei Black Sabbath, mentre tra gli intarsi capita di incontrare anche sfumature in odor di Fu Manchu e Led Zeppelin) e amalgamare il ruvido impasto con apocalittici e nerboruti ingredienti di matrice più personale, che si ritrovano ad esempio nell’esotico sitar della traccia d’apertura, “Enter the darkness gate”, nella chitarra spagnoleggiante di “Electric Phoenix” o, ancora, nei richiami medievali ed epici della conclusiva “Memories of a dead star”.
Se di base i nostri si muovono quindi lungo i caldi terreni dello stoner metal, i riff incendiari si fanno però portavoce di umori diversi, esibendosi talvolta in vere e proprie cavalcate hard rock e altre volte sfociando in momenti più minacciosi e doom, qualche volta addirittura all’interno di uno stesso brano (“Immortal king” ne è l’esempio migliore, con la sua apertura pesante e massiccia che termina in un’esplosione d’adrenalina irrefrenabile).
Buone idee, irruenza sonora devastante e voglia di mettersi in gioco fanno insomma di questo lavoro dei Directo un esordio davvero promettente.
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La recensione ...Al Infierno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-10-27 18:42:41
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