“L’orizzonte degli eventi” vol.1 rinnova il talento ispirato e raffinatissimo di Marco degli Esposti all’interno del progetto “La notte delle streghe”
Questo nuovo lavoro de “La notte delle streghe”, ispirato e raffinatissimo, è stato realizzato durante i mesi del primo lockdown, tra febbraio e maggio. Si tratta di un lavoro emotivamente intenso, velato da una mestizia di fondo che sfuma in immagini luminose, di conforto e di fiducia. Le chitarre acustiche, a cui si aggiungono batteria, piano, banjo, fisarmonica e sintetizzatori, creano un tessuto musicale prevalentemente acustico, intimista, dove le invenzioni poetiche di Marco Degli Esposti hanno tutto lo spazio per risaltare, affidate ad una voce commossa. Nella consapevolezza che viviamo in un continuo orizzonte degli eventi, lungo una linea invisibile che delimita il campo di un buco nero oltre la quale è mistero profondo, il mondo si smarrisce e l’album ne dichiara tutta la sua vulnerabilità, pur senza perdere la speranza.
“L’orizzonte degli eventi” è la title track e la prima bellissima traccia di questo lavoro. Persa dentro alle leggi di un universo selvaggio e di un mondo imperfetto, la sofferenza umana parla di malattia, separazioni, solitudini, ritorni a casa. Sul più bello del pop accade la svolta autorale e quando l’orecchio si abitua ai fantasmi, arriva la luce di un suono accogliente, ospitale, dolcissimo. La notte dell’anima conosce la vita nella sua incompiutezza e, al sopraggiungere del giorno, essa torna a pulsare al ritmo del cuore (“Monumentale”). Siamo immersi in uno stato di grazia creativa e la tessitura dei brani, gli arrangiamenti centrati, i discreti inserti elettronici riconfermano l’efficacia del progetto “La notte delle streghe”. “Grano electric co” sembra raccontare la morte come un ridondar d’amore mentre “Agnese” ci conduce tra i sentieri battuti dal vento, dove la resistenza è un grido di perenne libertà. Nel più classico stile di quel tipo di letteratura poetica e musicale che trattiene gli umori più profondi, arrivano le sonorità acustiche di “Nora”, “A & M”, “La peste”, “Tenebra è il giorno”. Impossibile non emozionarsi.
Un album davvero unico, crepuscolare, sospeso tra la pioggia e il sole, tra la vita e la morte di questi giorni bui.
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La recensione Vol 1 - L'orizzonte degli eventi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-12-01 00:00:00
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