Fare blues è difficilmente una scelta
"These eight songs will have the power to give the Blues new strength and make it immortal". Ma quanto è bella questa frase? Sì, certo, è semplice e, forse, già sentita però è bella, diritta e comprensibile a tutti. Ecco, la frase di Colonel V. è perfettamente aderente al suo disco, un album che è ben suonato, ben confezionato e ben "spiegato". Roba che non è cosa facile da trovare in giro. Ma andiamo a analizzare meglio la proposta musicale di Colonel V. e per farlo iniziamo con il primo pezzo, "Rosy". "Rosy" è una canzone blues nuda&pura, in cui Colonel V., praticamente senza passare dal via, esprime tutta la sua filosofia musicale.
Il risultato è sotto gli occhi (e soprattutto nelle orecchie) di tutti: se state cercando l'innovazione a tutti i costi, beh questo non è un lavoro che fa per voi e probabilmente lo avrete già intuito. Se però amate le sonorità un po' sporche del blues, le chitarre poderose e i riff che sanno di delta del Mississippi. Per altro quando il blues di Colonel V. diventa bluegrass il risultato è ancora più godibile. Saremo vecchi, magari passati di moda, ma questo blues a noi ci piace e non ci annoiamo mai a (ri)ascoltarlo.
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La recensione The Millenary Preacher di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-12-05 08:02:08
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