L'orcassassina: Qui non è Bollywood ma magari un giorno lo sarà
Qui non è Bollywood ma magari un giorno lo sarà, titolo d'esordio dei milanesi L'orcassassina, è un disco di dodici brani sporchi di sano punk rock alternativo decisamente figlio degli anni Novanta.
Chitarre taglienti e voce graffiante accompagnano brani che superano a malapena i due minuti di durata, in sintesi una specie di nuova attitudine grunge e punk hardcore emersa dalle acque dei Navigli con tanto di spruzzate emocore condire il tutto. Le iniziali "Phenomenol" e "Karkuttah" fanno subito capire che aria tira: pezzi aggressivi, violentati da un sound grezzissimo e decisamente credibile nella sua epsressività ribelle. Ci sono anche le sfuriate punk di "Meg afonia" ad arricchirre il caos sonoro nel quale la band ci lascia lentamente affondare, con pezzi come "Seppia" che hanno radici tanto nella scena britannica più estrema quanto in quella statunitense.
Certamente non abbiamo a che fare con un disco memorabile, piuttosto si tratta di un sussulto hardcore che negli ultimi tempi si cercava con il lanternino all'interno di un panorama atrofizzato dalle moderne produzioni easy-listening. Detto questo, l'esordiente quartetto milanese ricama il suo sound con dei percorsi parecchio spigolosi e a tratti difficilmente digeribili per il contesto musicale moderno. Il coraggio della proposta e la verve sonora sono i due elementi che fanno ben sperare per possibili produzioni future.
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La recensione Qui non è Bollywood ma magari un giorno lo sarà di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-11-16 08:47:50
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