Long play che propone musica e condivisione senza troppi fronzoli o artifizi: un inizio incoraggiante per A Cold Winter.
Canzoni nel cassetto che trovano nuova forma artistica ed un presente segnato da una release discografica: il duo trentino A Cold Winter si presenta così, con l'elaborato dal titolo “Empty Skies”, nato nella totale indipendenza creativa e produttiva.
Sei tracce inedite, condite da due versioni acustiche alternative, presentano la poetica di Alessandro Sester e Carlo Debortoli: la matrice principale del pop-rock viene declinata con episodiche influenze folk e cantautorali insaporite da un retrogusto electro. Non ci sono artifizi di sorta, forse l'unica scelta che non espone del tutto il nucleo concettuale è il cantato in inglese, in un lavoro che si propone sincero, trasparente ed onesto nei confronti del fruitore: A Cold Winter stringe un patto di intesa molto robusto, finalizzato alla condivisione nella più pura funzione sociale della quale la musica è foriera.
Per un nuovo corso inaugurato circa un anno fa, i segnali parlano di un focus creativo abbastanza definito: la strada è sicuramente lunga, le evoluzioni da intraprendere non poche, ma avere delle idee di base abbastanza chiare rappresentano una pietra angolare importante sulla quale edificare il proprio percorso creativo.
Con fiducia e concedendosi il giusto tempo di maturazione, avanti così A Cold Winter.
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La recensione Empty Skies di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-12-08 13:26:37
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