Tome e Venis uniscono le forze in un disco che trova nella lentezza la sua arma in più
Tokyo Kids è il titolo del nuovo disco di Tome, trapper della nuova scuola milanese attivo da pochi anni ma con già due dischi alle spalle, questa volta assieme all'esordiente classe '98 Venis.
La ricetta di questo album è semplice quanto efficace: strumentale elettronica, con buona dose di bassi profondi e voce generosamente effettata dall'autotune.
Le tracce alternano strofe brevi a ritornelli cantati, che a tratti appaiono come litanie, dando al disco un tocco di lentezza che rende l'ascolto un'esperienza morbida e consente alla strumentale di emergere con più nitidezza. La melodia della voce assume un ruolo preponderante rispetto al testo, per lo più relegato al racconto dei momenti spesi coi suoi frère.
Qualche eccezione a questo schema c'è, come l'attacco, e più in generale il carattere di brani come Tyo Calling alzano un po' l'asticella e mettono un po' di energia in più nell'equazione. Il risultato è una traccia più carica, che non dispiace.
Nel complesso Tokyo Kids è un lavoro coerente, omogeneo. La caratteristica principale possiamo trovarla proprio in questa lentezza applicata alla trap music. È un disco in grado di rallentare, di dilatare il tempo e rendere l'esperienza d'ascolto fluida, morbida. Il lavoro di produzione ha saputo trasformare in emozioni questa sensazione di lentezza contribuendo in modo fondamentale alla riuscita del disco.
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La recensione Tokyo Kids di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-01-02 12:13:00
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