La migliore qualità di questo demo dei Lede è che dura poco! Ed è una conclusione che si tira già dopo averne ascoltato le prime note; note foriere di profondo tedio e presagio di quella che si rivela essere la vera emozione trasmessa dal disco: la conclusione dello stesso.
I tre brani proposti, infatti, riescono in nessun modo ad essere coinvolgenti perdendosi in ritmiche ripetitive ed interpretazioni vocali tracotanti e fastidiose. Emblematica, in questo senso, “L’Ultimo dono” il cui suond approssimativo si specchia nel convulso canto del vocalist proiettando una monotonia che diventa quasi palpabile nel ritornello finale: un “E’ inutile” ripetuto ossessivamente per quasi un minuto… e sulla scia della monotonia scorrono anche gli altri due brani proposti, brani in cui, a tratti, cambiano gli addendi (anche grigiore espressivo, afonie sonore, spocchiosità…) ma il risultato decisamente no. E, al tirar delle somme si ha un disco di rock: sconclusionato nelle sue insensate ingerenze sonore (spunti psichedelici e parentesi melodici) e monotono nella sua spassionata interpretazione.
Ma alla fine che problema c’è? Fra un po’ mi sveglio e passa tutto.
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La recensione Lede di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-12-20 00:00:00
COMMENTI (3)
Le tue parole ci danno una grande spinta per sbatterci ancora di più. Grazie
Che il demo era scarso lo sapevamo anche noi...non c'era bisogno di dircelo 1 anno e mezzo dopo con queste parole (distruttive e non costruttive). Cmq ci è servito per migliorare...:)
Purtroppo le canzoni recensite non si possono ascoltare. Seguendo però il link di myspace ho sentito il nuovo promo 06 e devo dire che devono aver fatto passi da gigante. Auguri
(Messaggio editato da sidera il 03/01/2007 16:16:09)