Allconverse: bitch
Bitch è il titolo del secondo album in studio degli Allconverse, band genovese formatasi nel lontanissimo 2005 e con un disco all'attivo intitolato Empty Kitchen, pubblicato nel 2018.
Il trio ligure, in questo nuovo lavoro, decide di abbandonare la strada del lo-fi intrapresa nell'album precedente e di tuffarsi in un mare elettrico caratterizzato comunque dalla presa diretta. Quello che ne è venuto fuori è un sound molto grezzo, che risente certamente di tutti i difetti attribuibili all'autoproduzione. Il disco si compone di dieci brani che si lasciano influenzare parecchio dal rock alternativo di inizio anni Novanta. Gli Allconverse pescano molto dalla scena grunge di Seattle, anche se non mancano riferimenti anche i nostri primi Afterhours e ai CCCP dei tempi più ortodossi ("Puoi ancora sognare"). Tra un riferimento e l'altro, spunta fuori anche una cover di "Floyd The Barber" dei Nirvana tratta da Bleach, in una veste che ricorda moltissimo alcune versioni registrate in casa della raccolta When The Lights Out. Di matrice certamente nirvanesca è anche la conclusiva title-track strumentale, tra suoni distorti e grunge portato all'estrema sporcizia.
Che si tratti di una scelta dettata dalle poche risorse a disposizione o anche di una certa attitudine punk rock, purtroppo siamo di fronte ad un lavoro difficilmente ascoltabile e che non si lascia apprezzare come dovrebbe. La voce è spesso sottomessa dal sound, che a sua volta è confuso ed alterato dalla produzione totalmente homemade. Ed è un peccato, davvero, perchè all'interno dei pezzi del trio ligure si avverte una certa scossa passionale che una registrazione in studio degna di questo nome avrebbe potuto restituire in una veste del tutto differente.
---
La recensione bitch di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-02-03 08:32:00
COMMENTI