Vincenzo DamascoCerco Te2020 - Cantautoriale, Rock, Pop

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Pop-Rock radiofonico un po' troppo datato

"Cerco te" di Vincenzo Damasco per noi ha rappresentato un rovello. Già, perché se da un lato abbiamo apprezzato gli intarsi operistici di pezzi quali "Follia", al tempo stesso abbiamo sinceramente poco compreso e digerito testi, a nostro avviso, fin troppo paludati e ricolmi di cliché con i quali l'artista campano ha disseminato disco. Un disco, per altro, molto denso e anche lungo da ascoltare ma che, ahinoi, pecca per una ripetitività che emerge già dopo una manciata di canzoni.

Abbiamo ben compreso quali siani gli obiettivi di Damasco: un pop-rock radiofonico nel quale mostrare e mostrarsi, anche grazie a una vocalità sicuramente buona e dotata di un timbro caldo e interessante. Tuttavia le note positive, sempre a nostro avviso, finiscono un po' qui visto che, a livello generale, abbiamo davvero sentito la mancanza di un ancoraggio a terra in tutte queste canzoni che parlano, soprattutto, d'amore. Abbiamo insomma interpretato "Cerco te" come un enorme esercizio di stile un po' fine a se stesso,non risolto e costantamente in perenne ricerca di un suono radiofonico che, per essere sinceri, giudichiamo sorpassato da almeno vent'anni buoni.

Eppure, in pezzi come "Rosa malvagia", ci sono scampoli di buona musica che però troppo spesso vengono strozzati da arrangiamenti eccessivante muscolari. Se dovessimo spendere un-consiglio-uno per Damasco sarebbe: fare meno per fare meglio. E, soprattutto, un po' meno di cliché nei testi, por favor. 

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La recensione Cerco Te di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-02-06 08:00:13

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