Un disco caldo e sanguigno che restituisce una dimensione live alla quale non siamo più abituati
C’è stato un tempo in cui la musica veniva fruita dal vivo, attraverso degli spettacoli sonori denominati concerti, ai quali si poteva assistere e partecipare senza grosse limitazioni in merito al contatto con altri esseri umani. Dopo un intero anno trascorso senza la possibilità di replicare in nessun modo questo tipo di esperienza, ascoltare un album live ci mette addosso un mix di nostalgia e di speranza per il futuro, facendoci rendere conto di quanto ci manca poter andare ad un concerto e quanta voglia abbiamo di poterlo fare il più presto possibile.
Il rock caldo e sanguigno di Andrea Van Cleef, già cantante e chitarrista degli Humulus, è un ottimo esercizio di riavvicinamento a quella dimensione: “Shine”, registrato nel 2018 allo Spaziomusica di Pavia propone sei brani energici e pieni di influenze d’oltreoceano, in gran parte provenienti dall’album “Tropic Of Nowhere”.
Una scaletta parziale dello show che tuttavia riesce a mettere perfettamente a fuoco la qualità delle composizioni e delle esecuzioni e a mostrare la varietà stilistica dell’artista lombardo e della sua band: la bella cover di “Thursday” dei Morphine e l’ipnotico e coinvolgente finale di “The New Earth” sono due esempi sufficientemente significativi.
Quello di Andrea Van Cleef è certamente un live al quale ci sarebbe piaciuto assistere: speriamo di poterlo fare di persona presto, davvero.
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La recensione SHINE (live in Pavia 2018) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-03-17 22:37:19
COMMENTI (1)
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(disponibile in digitale solo qui)