Power pop come non se ne ascoltava da tempo nella scena italiana. Geims può essere tante cose, sta a lui scegliere che strada imboccare, sta a noi continuare ad ascoltarlo.
Una scelta di outfit dal tempismo infelice rispetto al concerto che ti appresti ad assistere può renderti un poser, epiteto rivolto a chi finge di appartenere ad una sottocultura. Ti capita una volta, due, tre ed alla fine ti ritagli un ruolo da outsider proprio come ha fatto l'artista romano Geims, che ha chiamato “Poser” il suo primo disco ed anche la label che lo promuove.
Ventisei anni racchiusi in otto canzoni dall'approccio diretto e definito: con un approccio asciutto fin dalla copertina, Geims ci riporta agli anni '60 con un album che è forma concreta del power-pop. Le tracce spettinano con precisione millimetrica senza rinunciare allo storytelling ed ai testi dai contenuti di profondità e vita vissuta. Un elogio al punk che si innalza dal mero esercizio di aumento decibel sul mixer per diventare una performance muscolare in termini tecnici e di qualità profusa in studio di registrazione. La forte matrice di genere viene declinata attraverso incursioni in altri campi, abbattendo perimetri di sorta senza mettere mai in discussione la propria identità.
Ci sono idee solide racchiuse in “Poser”, ed un carisma che solo ad occhi (ed orecchie) miopi può apparire come una finzione: Geims è tante cose, ed intraprendendo un percorso finalizzato a rifinire quanto di buono c'è in questo primo long play avremo sicuramente modo di goderci nuovi inediti di un progetto da attenzionare.
---
La recensione Poser di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-03-05 12:01:43
COMMENTI