Un buon antipasto degli inediti che verranno: Ode ci invita a fare due passi nelle sue introspezioni senza incasinarci la giornata. Divertente ed attuale.
Edoardo Benericetti viene da Pavia; vestendo il moniker Ode approccia le sonorità urban coadiuvato dal collettivo Swagmamacrew. La crescita artistica coincide, in questi primi anni di attività, con le sue evoluzioni intime e personali: il diario di Ode, quindi, si riversa nel primo extended play, prodotto in totale autonomia e intitolato “Stati Emotivi”.
“Ho voluto mostrare il mio lato seduttivo, festaiolo, malinconico e overthinker”.
Il cantautorapper classe '96 presenta il suo album d'esordio senza troppi giri di parole: è una manifestazione in musica del suo carattere, e dei molteplici versanti che compongono la sua personalità. Gli abiti sonori cuciti per le parole prendono dal canonico retaggio hip-hop orientandosi in direzione pop, ammiccando ai timpani dell'ascoltatore con una sintesi pimpante del sound che si può trovare nel Ghemon più recente o anche in artisti d'ampia portata come Coez, Carl Brave e Franco126. C'è ritmo ma anche quella chitarra acustica che torna spesso e volentieri nelle grosse produzioni, se ne produce un'esperienza d'ascolto divertente, perché anche se spesso scavare nel proprio intimo è sinonimo di inquietudini ed oscurità (cose normalissime quando si è in quel periodo incasinato che sono i mid-20) in questo caso fare due passi nelle introspezioni di Ode si rivela divertente e colorato dai giusti saliscendi emotivi.
Edoardo si presenta in modo trasparente, senza prestarsi a manierismi di sorta e con idee sul suono molto attuali e concrete: quattro canzoni che per me sono un succulento, ma in ogni caso fugace, antipasto dei brani inediti che il nostro potrebbe regalarci da qui a breve.
Ne vogliamo di più!
---
La recensione Stati Emotivi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-03-19 12:04:36
COMMENTI