Primo disco di Elecktrike, tra sonorità elettroniche e rock
BlackJack Vol.2 è il titolo del primo disco di Elecktrike, romano, classe 1995.
Dal punto di vista delle sonorità può essere definito un lavoro valido. Le strumentali che accompagnano il cammino della voce sono molto spesso interessanti e il più delle volte funzionano: dalle note in levare di Benzina al rock spinto di tante tracce come ad esempio Eterno o Magna Pure Reload. Ci sono anche parecchi spunti trap, con tutte le caratteristiche del genere e delle tracce a stampo marcatamente elettronico, con sonorità quasi grime, come Genio del male.
I testi, al contrario, sono pressoché privi di un senso apparente e svolgono molto spesso una funzione di mero riempitivo. È uno degli aspetti meno convincenti di questo lavoro e rappresenta un grosso ostacolo alla fruizione del disco.
Curiosa e spiazzante la messa in musica, accompagnata da chitarra distorta, del Padre Nostro e dell'Ave Maria.
La voce di Elecktrike, saltuariamente in autotune, si cimenta in una sorta di rap con risultati piuttosto grotteschi. Più ripetizioni che rime vere e proprie ed un flow praticamente inesistente.
Quel che tiene insieme il disco è decisamente la strumentale, ma da sola non basta, e il risultato è un esperienza di ascolto faticosa e non sempre piacevole.
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La recensione BlackJack Vol.2 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-04-29 23:31:00
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