Con questo album, il lavoro dei Dalyrium Bay protende verso una commistione originale di generi ben noti e stereotipati: lo sforzo premia per sei tracce carismatiche.
Seguendo un crisma particolarmente caro a chi bazzica gli ambienti della comunicazione (“less is better”), i Dalyrium Bay approcciano questa nuova prova discografica concentrandosi sulla qualità, e non sulla quantità dei brani da proporre. Il risultato di questo attento labor limae è “Bullet”, autoproduzione firmata dalla band friulana.
Sei tracce in linea con le scelte artistiche del progetto: cercare, attraverso elementi sonori ben noti, una nuova struttura, una commistione inedita di stili molto caratterizzanti ma non per questo impossibili da miscelare. Il risultato è decisamente sorprendente, con una proposta d'ascolto che deve essere smaltita tutta d'un fiato, senza soluzione di continuità; si passa dal surf al punk, con invasioni nel folk e nel funk: a leggerla così il rischio mappazzone è dietro l'angolo, ma i Dalyrium Bay si dimostrano sapienti e sanno centillinare ogni singolo ingrediente riuscendo ad impiattare canzoni di carisma magnetico e originali nel senso più letterale del termine. Mettici anche lo sforzo sui testi, conditi da concetti satirici ed una visione tragicomica di questo sconclusionato presente, e la portata gourmet è servita.
Forse ci ritroviamo senza la pancia completamente piena, ma probabilmente è giusto così: meglio aver gradito che sentirsi digustati da eccessi di sapori. “Bullet” è un album che vale come minimo un attento ascolto da parte dei neofiti di questi generi musicali, per tutti gli altri è un dovere tenerlo in considerazione nelle proprie playlist e concerdergli quanti più play è possibile.
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La recensione Bullet di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-06-11 12:26:08
COMMENTI (2)
@superdiomede per dare un "sapore" in più alla recensione...alla prossima! :)
Ahhaha la cit a Barbieri mi onora, grazie mille, ottimo articolo