Un esordio duro e tagliente per il rapper classe '95
‘Me’ è il primo EP del rapper apriliano SACE, classe 1995, autore di sei brani che nella tavolozza emotiva della trap/rap contemporanea, occupano un posto specifico, tra i pezzi presi male e l’aggressività bruta: è un senso di dramma sontuoso e mai sguaiato, una specie di freddo orgoglio cinico. Insomma qualcosa di simile ai toni dell’ultimo Noyz Narcos, sicuramente uno dei maestri di SACE anche dal punto di vista delle barre, sicuramente più vicina a quelle della vecchia nuova scuola italiana, quella degli anni ‘00 per intenderci, che a quella della nuova nuova scuola (ormai inizia essere difficile). I testi anche qui sono divisi grosso modo in due: da un lato un po’ di introspezione, il rapporto con la musica, le speranze e le paure raccontate con un po’ di arroganza da manuale, dall’altro lato lo sguardo sulle strade e il quartiere. Qui però le classiche tirate gangsta sono tenute al minimo e accompagnano invece il racconto crudo della povertà, degli abusi polizieschi, del crimine e delle sostanze che si portano via ragazzi troppo giovani. Una forma di denuncia politica strangolata da cinismo e disillusione sullo stile “non c’è niente da fare”. Sul finale però, quasi in contraddizione, in Giovani Pazzi SACE cerca uno sguardo generazionale, decide di assumersi l’onere e l’onore e di parlare per tutta una generazione di ragazzi cresciuti tra lavori precari e malpagati ed emigrazione forzata. I figli di “un’era folle”, “il risultato delle vostre sporche azioni, la conseguenza dei vostri errori”, un grido fortissimo lanciato alla generazione precedente che vale più di mille “ok boomer” e potrebbe dire tanto su qualunque tema, a cominciare da quel degrado morale che tanti adulti accusano continuamente nelle nuove generazioni pensando spesso proprio alla musica trap. Al di là di facili generalizzazione, tra i tanti album troppo lunghi, ripetitivi e privi di argomenti che abbondano nella scena contemporanea, ‘Me’ è un lotto di canzoni tagliente e quasi sempre a fuoco, con dei contenuti semplici ma tutt’altro che banali e che speriamo di sentire argomentare ancora in futuro.
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La recensione Me di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-05-24 21:29:17
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