Cantautorato naif ed esperienze intime confluiscono nel primo, vero disco di Fiecco. Uno Zibaldone al quale si aggiunge l'apporto del pentagramma.
Molte vite in una, quella di Edoardo Maria Fiecconi, artista fiorentino classe '91 che attraverso il nome d'arte Fiecco firma il suo primo, vero, disco d'esordio. Il titolo (come la copertina) di questo long play è decisamente eloquente: "Riunione di gabinetto".
Sono tredici le canzoni che compongono la proposta d'ascolto complessiva: forte di esperienze musicali eterogenee ed approccio ai generi trasversale, il nostro decide di impostare la più recente autoproduzione con testi cantati in italiano, e stanze sonore che sanno di cantautorato pop dal retrogusto decisamente naif. È un minestrone dove finiscono gioie, dolori, momenti del quotidiano e romanticherie senza discriminazioni, come uno Zibaldone a firma Fiecco al quale si aggiunge l'apporto del pentagramma.
Di certo non ci sono troppe aspettative, pressioni, o chissà quali obiettivi e traguardi prefissati: proprio in questa assenza si valorizza l'essenza di Edoardo Maria e della sua musica; “Riunione di gabinetto”, infatti, è da metabolizzare in stile divertissement personale e vivere un pugno di minuti in compagnia di una vita neanche troppo distante dalla nostra. Senza troppi manierismi e personalismi che nell'ambiente emergente ormai abbondano, ma col semplice piacere di fare questa piccola e scanzonata riunione.
Mal che vada, ci si ritrova al reparto di Psichiatria di Careggi. Come lo stesso autore auspica per la chiusura del tour.
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La recensione Riunione di gabinetto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-05-15 13:33:45
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