Rock underground da La Spezia al crocevia tra post rock, psichedelia e metal
La musica dei Dust Inside è un flusso di coscienza strumentale di chitarre distorte ed effettistica, feedback e dilatazioni noise, riff drammatici e cavalcate adrenaliniche per circa 30 minuti che spaziano intorno a post rock, space, psichedelia, progressive e discendenze heavy-metal. Non è facile entrare nel dettaglio delle 10 singole tracce dai titoli con suggestioni avventurose e sci-fi, che si presentano senza una vera propria soluzione di continuità musicale e, almeno davanti ai nostri occhi, raggruppate in due maxi tracce corrispondenti al lato A e B di un 33 giri o di una cassetta, formato in cui immaginiamo sia disponible questo ‘Sante Waves’. Una scelta sicuramente in grado di confondere ma che ci pare rispettare appieno l’approccio DIY del gruppo di La Spezia, già autore di due dischi e un paio di demo, oltre che rappresentato nelle compilation della scena underground locale. Quella stessa mentalità il cui riflesso si intravede anche nelle asperità meno levigate della registrazione e dell’esecuzione che, appunto, ci sentiamo di poter dire che fanno parte di una certa etica ed estetica; anche dal punto di vista compositivo c’è qualche passaggio che si potrebbe probabilmente sfrondare senza perdere troppo, per esempio alcune delle lunghe frasi melodiche di chitarra che fanno un po’ le veci delle linee vocali. Nel complesso il lavoro fotografa comunque, anche se in maniera un po’ sfocata, un gruppo sicuramente acerbo ma pieno di idee e con una vocazione sonora che non dispiacerà a chi cerca musica al crocevia tra diverse declinazioni della musica pesante degli ultimi decenni. Il posto più adeguato per conoscere i Dust Inside rimane sicuramente il palco di un piccolo locale o di un festival DIY, ma per farsi un’idea anche ‘Sante Waves’ va bene.
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La recensione Sante Waves di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-28 12:50:05
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