Il black/death dei siciliani Necrolust è ancora oltranzista e fedele alla linea.
I siciliani Necrolust arrivano dalla fine degli anni ‘90, un percorso travagliato che, tra cambi di formazione vari, li porta con questo ‘Inferno’ alla pubblicazione nel segno inflessibile del verbo black metal. Un verbo declinato alla maniera classica, black selvaggio e primitivo scuola Mayhem o Marduk, con elementi death/thrash tre esce nel riffing e nel growl cavernoso: siamo lontanissimi quindi dalla scuola del black melodico, dall’avantgard e da tutte le emanazioni successive dell’originale spirito scandinavo. Gli unici sprazzi di melodia qui sono affidati ai solo di chitarra e a qualche riff, stranianti squarci di emotività in una muraglia altrimenti monolitica di occultismo e lodi oscure. Il tutto è filtrato, del resto, da una produzione a dir poco primitiva, da una sensazione di sporcizia e caos che va al di là del mix o del sound design e arriva a contaminare arrangiamenti ed esecuzione. Non sappiamo quanto il tutto sia volontario o meno, ma sappiamo che le linee vocali strascicate e cavernose, le chitarre nebulose e disordinate, riescono a disegnare un quadro dalle tinte grim fino al midollo, inquietante e morbosamente accattivante proprio nei suoi momenti più sgraziati. Certo, per qualcuno sarà poco più che un assalto cacofonico, ma per qualcun altro potrebbe essere un segno di sincero oltranzismo e fedeltà ad una linea, quella del metal estremo, dura a morire ed orgogliosamente per pochi.
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La recensione Inferno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-06-08 17:37:37
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