Absurda Absurda 2021 - Rock, Pop, Elettronica

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Prendi i Bluvertigo, falli cantare a Nada, aggiungici introspezione e ricerca. Una prima prova che prima stranisce e poi ipnotizza.

Non è un disco facile, l'esordio degli Absurda. Prima stranisce, poi ha qualcosa di ipnotico, qualcosa di immediatamente riconoscibile, perchè ricorda qualcosa, è derivativo ma non emulativo. L'elettronica unita al rock non è una novità, e in questo EP i suoni sembrano volutamente complicati, tra bassi melodici e batterie elettriche e complicate, mentre le chitarre danno umanità e respiro in un mood a volte oscuro, altre acido, ma sempre con l'invito a battere il piede e ballicchiare.

Il riferimento nemmeno troppo velato c'è: dai vocoder ai glitch elettrici, dal basso che rasenta il funk alla chitarra con il fuzz, fino agli arpeggiatori: tutto urla Bluvertigo – soprattutto nelle prime tracce, Oscuro e Loop. Infatti se la produzione è degli stessi Absurda, mix e mastering sono affidati proprio a Livio Magnini, chitarrista della band monzese, che difatti ha trattato con i guanti un suono così simile a quello che ha contribuito a creare negli anni '90.

Questa somiglianza non è fastidiosa, anzi, perchè comunque gli Absurda una propria identità ce l'hanno, sia negli arrangiamenti che nei testi, profondamente cervellotici nel senso più introspettivo del termine, sempre alla ricerca di una motivazione a qualcosa che accade attorno. Manca qualche ritornello, per essere il gruppo di Morgan & Soci, ma loro, nonostante la derivazione, non vogliono emularli, anzi. L'ispirazione viene da lì: si vede, si sente, ed è un bene, perchè quell'approccio per mescolare strumenti elettrici "da band" a sonorità elettroniche sperimentali è rimasto impolverato per molti anni, ed era ora che qualcuno lo rimettesse in piedi.

A far leggere tutto sotto un'altra chiave, però, è la voce di Aria, più verso un cantato sporco che ricorda Nada, maturo e profondo, ricco di colori che cambiano lo scenario degli arrangiamenti, suonando a tutti gli effetti come lo strumento principale del disco, capace di adattarsi alla marziale Lussuria come alla danzereccia Libido Ergo Sum, ponendosi come punto focale per leggere l'EP e rendendo personale il lavoro della band.

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La recensione Absurda di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-06-15 00:49:13

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