L'amore è una fregatura, e Terminal Serious prova ad esorcizzare i sentimenti attraverso undici tracce di solido post-punk dalle forti influenze dark-wave.
Storie d'amore tormentate, inquietudine e frangenti di vita solitaria edificano l'impianto concettuale attorno il nuovo disco di Terminal Serious: il solo project di Luigi Bonaiuto si presenta con l'album “Love was lies”, dal titolo eloquente, licenziato per Believe Digital.
Undici tracce fatte di personalità, sia per la matrice artistica che per la durata dei brani, assolutamente disallineati rispetto ai malcostumi della discografia moderna: qui si suona solido post-punk di influenza dark-wave, fatto di timbriche muscolari. Un muro di granito che non rinuncia alla melodia, ma anche ad aperture che possono ricordare gruppi che sono riusciti a raggiungere grosse frange d'ascoltatori come gli Editors e gli Interpol; in tale scenario, Luigi Bonaiuto è autore d'esperienza che gestisce con efficacia tutti gli elementi strumentali e testuali che compongono “Love Was Lies”. Perché questo mood cupo è pur sempre spinto da quelle cose che ci smuovono dentro, plasmando quello che a tutti gli effetti si può interpretare come viaggio introspettivo, esercizio per demonizzare chi, a nostra insaputa, muove i fili.
Terminal Serious ha plasmato un album che nel genere si muove totalmente a suo agio, gira bene con la giusta carica emotiva e può essere apprezzato e gradito anche da chi ha timpani meno inclini.
L'amore è una fregatura ma questa volta lascia partorire una limpida, nuova realtà.
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La recensione LOVE WAS LIES di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-06-06 00:37:04
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