Fermarsi è il primo capitolo di Nuova Sauna Possibile, nuovo concept discografico di Ivreatronic. Cosmo ci accompagna in uno splendido viaggio di musica ambient tra synth modulari, reverberi e delay.
Non siamo più abituati a goderci il primo ascolto di un disco nel suo formato fisico, togliendolo dall'imballaggio senza già sapere come suonerà. Evento ormai più unico che raro, quando torna a verificarsi, riempie di eccitazione. Martedì mattina il corriere mi ha recapitato un vinile. Sul pacchetto di cartone campeggiavano due timbri. Una madonna e una tigre, i simboli di Ivreatronic. Dopo il meticoloso spacchettamento, Fermarsi (NSP01) ha iniziato a girare sul piatto, e a farmi viaggiare.
Si tratta del nuovo disco diCosmo, o per meglio dire meglio della prima parte del nuovo concept discografico dell'etichetta-collettivo eporediese, Nuova Sauna Possibile, una ricerca sperimentale nei territori della musica ambient. La seconda e la terza parte, in uscita durante i prossimi mesi, saranno realizzate rispettivamente da Marco Foresta ed Enrico Ascoli. Ivreatronic non si è fermata nell’anno della pandemia, e ha cercato di allargare sempre più i propri orizzonti espressivi. Questo progetto ne è una chiara dimostrazione.
Fermarsi (NSP01) è stato suonato, prodotto e mixato interamente da Marco Cosmo Bianchi. L’artwork, a cura di Giacomo Laser aka Gioacchino Turù, vuole essere un accompagnamento visivo e poetico all’ascolto. In copertina una foto allungata e maltrattata digitalmente si fonde a disegni più o meno astratti; e lo stesso si può vedere nel booklet. Un lavoro minuzioso e assolutamente in linea con quello che è il tenore del disco: una continua oscillazione su uno stesso luogo, un continuo ritornare ad osservare le stesse montagne, gli stessi alberi, solamente dalla nuova micro-prospettiva che ci offre il dondolio del pendolo a cui siamo appesi.
I venti minuti del Lato A sono interamente occupati da Intorno allo schermo, una traccia enorme che delimita i confini amplissimi del paesaggio che stiamo sovrastando. I cambi di direzione del nostro movimento servono a carpire le variazioni minime trasportate dai synth modulari, e sembrano ingrandirsi sempre di più mano a mano che ci abituiamo al continuum sonoro. Le increspature iniziano a sentirsi invece nel Lato B, dove i pezzi si fanno più frammentati e singhiozzanti, con la ripetizione di frasi uguali intervallate da piccoli silenzi. Intervengono poi in lontananza un ukulele, e la voce dello stesso Cosmo, che prima canticchia annoiato, e poi ride riecheggiando nel brano di chiusura.
Circa a metà della piccola composizione poetica di Giacomo Laser che si trova nel booklet possiamo leggere queste parole: “Io in questa musica ci ritrovo il modo di appoggiare i pensieri, (…)”. Una sintesi perfetta.Fermarsi, nella sua stratificazione analogica del suono, tra riverberi e delay, ci obbliga a restare in ascolto, fissando lo sguardo dinanzi a noi, qualunque cosa ci sia. Ci chiede di cogliere la sua complessità per davvero, perché ne abbiamo bisogno.
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La recensione Fermarsi (NSP01) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-03-19 00:00:00
COMMENTI (1)
finalmente... atteso