Sintetizzatori tenebrosi
Il Teatro delle Tenebre, il nuovo disco di Marco Scrudato è una specie di labirinto al ritmo di una sinth-wave tenebrosa e gotica, dove, tuttavia, è bello perdersi, a costo di sapere fare i conti con le ombre e le paure del proprio inconscio. Per comprendere meglio questa mia frase, va detto un poco sibillina, vi invito ad ascoltare la canzone numero quattro, ovvero Sanguisuga, a mio modo di vedere una delle tracce che meglio racconta l'intera operazione. Sanguisuga è una canzone, infatti, che ha un peso notevole nell'economia del lavoro di Scrudato dato che, anche a livello testuale, ci illustra bene le coordinate del suo lavoro.
Un lavoro volto a recuperare un immaginario gotico e tenebroso, appunto, che affonda le radici nel romanzo di genere dell'Ottocento ibridato, però, con i suoni e gli stili della dark-wave anni Ottanta. L'operazione funziona bene, perché è condotta anche e soprattutto con sapienza filologica anche se, per onestà intellettuale non posso non ricordarlo, la sensazione di "già sentito" può essere avvertita da un ascoltatore di lunga data.
Tuttavia credo che Marco Scrudato sia stato a suo tempo perfettamente conscio della natura derivativa della sua musica e dei suoi testi: lungi dal nascondersi dietro ad un dito egli ha esaltato questa caratteristica, ponendola al centro del suo progetto. Già, esatto, nascosto in piena luce. Anzi tenebra.
---
La recensione Il Teatro delle Tenebre di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-08-28 13:59:00
COMMENTI