Undici brani di cantautorato autentico che cercano di evadere dall'angoscia del quotidiano.
Un camper, due chitarre, una tastiera: lo stretto necessario per un ritiro musicale e spirituale in mezzo alle colline della Langa e del Roero. Esma ha deciso di trascorrere 69 giorni lontano dalla routine urbana e ne è venuto fuori un disco, Isvara, che si compone di undici brani intimi e a tratti bucolici con tantissima voglia di evasione, una sorta di riscoperta della natura e della pace interiore, lontana dagli schermi e dall'asfalto, dai social e dal bombardamento di informazioni a cui siamo giornalmente sottoposti.
Quello di Esma è un pop rock di stampo cantautorale ispirato alla fuga solitaria, all'isolamento volontario e alla riflessione interiore. Un viaggio introspettivo e affascinante che si condensa all'interno di un disco fresco che cerca di liberarsi dalle angosce del quotidiano. Tra le tracce migliori (pre prodotte in camper e successivamente masterizzate da Giovanni Versari) si segnala Respiro Corto, un'analisi dello stato attuale delle cose con tanti riferimenti autobiografici e idee estremamente personali.
Isvara è un disco che esplode di riflessioni, libero da condizionamenti esterni e scritto per arrivare a chiunque in modo immediato. Esma riesce a regalarci il suo sguardo sul nuovo mondo, i suoi malumori, le sue speranze e le disillussioni, e lo fa con una poetica efficace e ricca di spunti da cantautorato autentico.
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La recensione ISVARA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-06-21 09:22:29
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