Dalla Puglia alla Germania con una chitarra e tante storie dei giorni nostri...
S'intitola Guarda come ti guarda il secondo lavoro discografico di Alessandro Tomaselli, cantautore pugliese emigrato a Berlino, uscito il 19 Marzo per XO la factory e si propone di essere l'estensione del dream folk sound dell'album precedente.
Guarda come ti guarda è stato registrato tra il 2017 e il 2020 nell'home studio di Tomaselli e poi missato e masterizzato da Valerio Daniele al Chôra Studi Musicali a Monteroni di Lecce. Ad accompagnare Alessandro che ha cantato e suonato la chitarra, il pianoforte, l´hammond elettrico , i loop, i sintetizzatori e la Clavia nord drum 3p, ci sono Michele Cavallari al piano, Armande Fan Schawe al basso e Sarah Grether alle backing vocals in Paramount Pix.
Il sound è minimale e unisce suoni acustici che fanno da impalcatura ed elementi elettronici che servono a valorizzare dei testi molto ricercati e sofisticati, nel solco del cantautorato classico italiano. Sono proprio i testi a dare una marcia in più a questo lavoro che non presenta grandi escursioni dinamiche o di velocità.
Nel suo insieme il disco risulta fluido come un vero e proprio flusso di coscienza che talvolta si inceppa in loop conturbanti, come succede ad esempio in La plastica, le cui spire avvolgenti in un climax crescente, si risolvono soltanto con l'ingresso della voce fuori campo di Severn Cullis Suzuki durante una conferenza ONU nel 1992.
L'utilizzo dell'inglese in contrappunto all'italiano serve a completare con più sintesi i concetti cari all'autore e crea un respiro più internazionale. L'impianto di tutto il disco vede la chitarra acustica sempre al centro dell'arrangiamento e questo rende forse un po' pesante la fruizione, ma è anche, insieme alla voce caratteristica, la cifra stilistica di Alessandro Tomaselli che non sembra voler andare in contro a un nuovo pubblico, quanto invece attendere di essere scoperto di volta in volta. Una strada, questa, più lunga e ardua, ma probabilmente più gratificante e meno estraniante per una personalità artistica già totalmente formata e forgiata come la sua.
Dicevamo della voce: sembra di sentirci dentro molto De Andrè ma anche molto Bianconi e qualcosina di Venuti, soprattutto nella pronuncia particolare di alcune parole. Meritava forse un trattamento più accurato in fase di missaggio, perché spesso risulta fuori fuoco o eccessivamente sibilante, segnalazione questa che comunque nulla toglie all'ottimo lavoro generale di editing del disco.
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La recensione Guarda come ti guarda di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-08 10:25:11
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