Il primo disco degli Amber si interroga sui sogni e le ambizioni che ci tengono a galla per sperare in un futuro. Una manciata di brani canonicamente it-pop, ma molto godibili.
Gli Amber vengono da Vigevano, e suonano un pop spigliato non troppo composto, ma dalle influenze canoniche. La loro storia non è poi così breve, nonostante la giovane età. Dopo una fase iniziale di scrittura in inglese, da qualche anno sono passati all'italiano. Hobby è il loro primo album full lenght. Il primo singolo risale addirittura al 2018, ma il buco che è seguito potrebbe essere imputato in parte anche alla situazione pandemica in cui ci troviamo.
Dunque che disco è Hobby? In questi 28 minuti - una durata canonica e abbastanza risicata da standard it-pop - gli Amber ci regalano otto brani, di cui quattro già editi, e una intro bella seppur abbastanza estranea rispetto al resto, il cui fil rouge risiede nella domanda "Cosa vuoi fare da grande?". Da quando Lucio Corsi ha pubblicato il suo ultimo splendido album abbiamo iniziato a prestare particolare attenzione a questo tipo di quesito, ma in realtà è un leitmotiv che la musica pop mondiale, così come ogni forma d'arte, porta avanti da sempre.
Non si sa cosa ci sarà davanti, anche solo nell'immediato futuro, dato che questo mondo ha una data di scadenza. Questo sentiamo cantare con un pizzico di ironia disillusa in 21, il pezzo migliore dell'intero lavoro, lasciato saggiamente inedito. Un fardello non facile da affrontare è il decidere se sia possibile portare avanti storie d'amore, o se sia meglio lasciare andare tutto, nonostante i rimpianti e i ricordi. Ad ogni modo si rischia di non riuscire ad andare avanti, rimanendo invischiati nel passato.
Il tema centrale non viene sviscerato in ogni traccia, così da non sembrare un'ossessione, e in questo modo il disco offre variazioni molto godibili di stile, dentro un campo di influenza comunque ristretto. Tra le soluzioni melodiche dei Belize, Cremonini, e le tastiere a briglia sciolta che andavano molto nel 2018, Hobby è un buon inizio di percorso, con i suoi intoppi, una traccia eccessivamente didascalica e paternalista - Alice - e qualche frase fatta di troppo. Il margine di miglioramento è grande, e siamo certi che gli Amber lo colmeranno presto.
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La recensione Hobby di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-03-29 12:31:00
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