STONA ritorna con lo sguardo puntato verso le brutture del mondo e le braccia tese verso un nuovo inizio
Torna STONA, cantautore piemontese pluripremiato nei festival più importanti degli ultimi anni e torna con Abbiamo perso tutti, il primo di due EP digitali usciti a pochi mesi di distanza uno dall'altro.
Già dalla copertina si intuisce che questo non è un EP leggero da canticchiare in spiaggia e infatti l'ambient comune a tutte e quattro le tracce è crepuscolare, introverso. C'è dentro il tentativo di analizzare le mille sfaccettature del mondo che ci circonda, senza voltare lo sguardo davanti alle sue storture: proprio la title track Abbiamo perso tutti è il risultato di questa critica sociale sostenuta con una grande carica emotiva, che cresce e non lascia spazio alla speranza.
Questo EP è stato prodotto da Guigo Guglielminetti,storico bassista e produttore di Francesco De Gregori, ma anche di Battisti, Fossati, Bertè, Martini, Dalla e tanti altri. Da segnalare al pianoforte Carlo Gaudiello e Alessandro Toselli, al violoncello Chiara Di Benedetto, alla voce e al violino Chiara Giacobbe e al basso, chitarre e programmazioni Guido Guglielminetti.
Io sono Marco è forse la canzone più emozionante dell'EP e tratta il tema dell'autismo da un punto di vista interno. Nella canzone il protagonista parla, racconta dei disagi di ogni giorno, dell'impatto del suo modo di essere su chi lo circonda, del suo modo diverso di vivere il mondo. Quando inizia a cantare invece, lo fa per spiegarci perché quella che gli altri vedono come diversità, altro non è che la sua normalità.
C'è sapore di casa in La strada di casa, dove vengono recuperate immagini domestiche ancora vive nella memoria e dove questo ritorno all'infanzia si allarga fino a diventare la speranza di un ritorno a valori più semplici ed autentici. Anime perse racconta invece del rapporto con la morte, del vuoto lasciato nelle nostre vite da chi va via, del silenzio che parla e che rende chi resta, appunto, un'anima persa. Un pianoforte dimesso e un contrabbasso delicatissimo accompagnano la voce in questa riflessione, mentre gli archi che prendono corpo nel ritornello assieme a una batteria quasi accennata completano un quadro sonoro di grande atmosfera.
Abbiamo perso tutti è un lavoro denso, che va ascoltato con pazienza e curiosità, perché l'impianto di ogni canzone è molto classico, sbilanciato più verso la canzone d'autore che verso il pop. Nonostante questo la fruizione è sorprendentemente semplice, anche perché le parole usate e i concetti espressi sono universali e facilmente rintracciabili nelle vite di ognuno di noi. Forse sta qui, in questa semplicità mai banale, il segreto di questa ottima prova cantautoriale di STONA.
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La recensione ABBIAMO PERSO TUTTI - EP 1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-12 18:26:00
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