Pietà. Pietà per chi, come me, alla musica elettronica è sempre stato allergico.
Per capirci: Air, nelle sfere celesti. Chemical Bros e Fat Boy Slim, grasso che cola. Prodigy o Underworld, oltre le mie possibilità. Trip-hop e compagnia bella, roba aliena. Qua si tratta di un’unica traccia … di 29 minuti! Techno-beat, acid-house, sweet home Detroit, fate voi. Un martello monolitico che pompa identico dall’inizio alla fine, con sporadiche traiettorie trasversali e innesti vocali affidati a un fantomatico CR02 Robot. Capito? Fantascienza a tutti gli effetti.
Un buon prodotto, senza dubbio. Perfetto per gli ambienti di genere e amanti del genere, fermo restando il limite nella formula stessa: o la balli o la detesti. Meglio: da sobrio puoi muoverti un po’, con additivi sei spedito in galassie remote.
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La recensione Sonic Process 2.0 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-03-01 00:00:00
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