Akirah si presenta in punta di piedi con un disco ponderato: l'artista si mostra maturo nel condividere la propria intimità, archiviando un primo e convincente passo nella discografia.
Classe '95, Akirah arriva dalla scena rap meneghina e ha approcciato la più recente primavera firmando il suo primo album; la scelta del titolo ricade su “Corto Viaggio Sentimentale”, un extended play autoprodotto insieme ad un ristretto nugolo di collaboratori.
Cinque le tracce a comporre una proposta d'ascolto immersiva, fatta di emozioni, quadretti del quotidiano e trame concettuali orientate all'introspezione: Akirah inaugura il suo percorso partendo dai territori urban per sconfinare in un lo-fi fatto di intimità e di timpani sensibili alle commistioni artistiche. Come lo stesso autore sottolinea, è un viaggio emotivo e fisico senza fine, e durante questa traversata l'artista di stanza a Milano è accompagnato dalle featuring di Marphrie e Seto, che riescono con efficacia a fondere la propria vocalità alle liriche dell'MC padrone di casa.
Non è sicuramente un ascolto corposo o una grande traversata fra i trascorsi di Akirah, ma questo disco di rivela ben ponderato: l'autore dimostra una certa maturità, quasi saggezza nel mostrarsi all'ascoltatore con molta attenzione, approcciando il suo interesse in punta di piedi. Elegante nel condividere risvolti del vissuto decisamente personali, “Corto Viaggio Sentimentale” rispetta rigorosamente le tematiche enucleate nel titolo, archiviandosi come un primo, ma convincente passo, nella discografia emergente.
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La recensione Corto Viaggio Sentimentale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-10 04:34:54
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