Musica Elettronica sulla via di una nuova "Melodic Techno" con sintetizzatori analogici protagonisti: dire che fa "Atmosfera" è riduttivo
Rino Bellandi, dj e producer elettronico bresciano, ha Daft Punk, Justice e The Chemical Brothers come fari musicali e vuole unire la buona tradizione dei produttori italiani al genere synthwave, cercando una nuova strada nel solco della "Melodic Techno". Così il suo primo EP è un interessante esperimento composto da quattro tracce elaborate e strutturate, con protagonisti anche i sintetizzatori analogici.
Di fronte a una musica elettronica ambient, senza le parti cantate tipiche del mainstream, spesso si dice fa "Atmosfera": nella dimensione di Rino Bellandi, però, l'aria vibra al ritmo della cassa tagliando la suspense in due e introducendo potenti synth. La batteria techno costituisce lo scheletro essenziale dei brani, mentre gli altri suoni compongono "Luce Ombra", attraversati anche dall'organo.
Un pregio del producer è l'intenzione di raccontare storie, ad esempio con i video che accompagnano i pezzi, come accade nel caso del singolo "Riflessi del mare" tramite l'amore in bianco e nero di una giovane coppia in una spiaggia deserta: l'arrangiamento diventa minimale nella parte centrale ma è arricchito da rumori organici registrati al mare (esaltati dal seguente "Deconstructed Remix"), mentre l'intensità cresce con la melodia. In conclusione, per essere un progetto sperimentale, il disco ha un'ottima produzione ed è certamente molto adatto per gli amanti del genere.
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La recensione Riflessi del Mare di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-09-11 15:22:36
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