L'universo musicale dei Lunar Bird si presenta con un album d'esordio a fuoco e caratterizzato da idee e contenuti inediti. Sarà interessante vedere quanto alto continuerà a volare questo uccello lunare.
Roberta Musillami emigra all'estero e, nel 2017, fonda i Lunar Bird insieme a Eliseo Di Malto; nel corso degli anni si completa la formazione della band e, in parallelo, vengono plasmati brani inediti con il chiaro intento di avviare una produzione discografica originale. Il più recente episodio in studio segna il debutto ufficiale del sodalizio, ed è intitolato proprio “Lunar Bird”.
Una produzione indipendente sul piano artistico, co-finanziata dal fondo “Do It Differently 2020”: sono nove le tracce (comprensive di un remix) che compongono questa proposta d'ascolto in bilico tra psichedelia e pop. Atmosfere sognanti e rarefatte sono lo sfondo ad una ricerca sonora che non si conforma ai crismi dei generi musicali coinvolti, ma produce uno sforzo finalizzato a concretizzare una nuova significazione in piena linea con le influenze artistiche trasversali ai decenni. C'è molto dei musicisti che animano Lunar Bird in queste canzoni, come anche dei guest invitati a dare il loro apporto alla causa (Matilde Davoli e Sullie Burgess).
Una prova di debutto a suo mondo invidiabile: c'è un linguaggio artistico ben definito, idee e contenuti maturi che azzerano il rischio di imbarazzo spesso fisiologico quando sei chiamato al “grande salto” e, quindi, a presentarti a platee molto più eterogenee.
Ma l'uccello lunare vola sicuro, affidandosi ad ali allenate e muscolari.
Vediamo fin dove si spingerà.
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La recensione Lunar Bird di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-29 12:19:01
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