Un'operazione di revival del gothic rock anni Ottanta, tra atmosfere sinistre ed episodi melodici che si faranno apprezzare dagli amanti del genere.
Derealizzazione Sintomatica è il titolo del nuovo album in studio degli ArtemisiA, band nata nel 2006 dalla volontà di Vito Flebus e Anna Ballarin. Dopo anni di esperienza e di cambi di formazione, approdano al primo disco post-pandemico in uscita per Audioglobe.
Si tratta di otto brani di puro hard rock che risentono delle influenze gothic dei Siouxsie And The Banshees e di quelle primordiali dei Black Sabbath, con svariati rimandi anche ai nostri primi Timoria e Litfiba. Interamente cantato in italiano dalla splendida voce della Ballarin, il nuovo lavoro degli ArtemisiA si muove attraverso un citazionismo in grado di abbracciare sfere culturali diverse, da quelle antropologiche de La Benandante a quelle letterarie di Ombre della mente (ispirata ad Alda Merini) e Favola. Tra sonorità arcaiche e sinistre che si alternano con pezzi filo-metallari più classici, il disco offre episodi e spunti che saranno certamente apprezzati dagli amanti degli anni Ottanta più dark. Tra i brani da segnalare spicca Fata Verde (collaborazione con Omar Pedrini), ballatona rock che racconta dell'amore travolgente tra i poeti Verlaine e Rimbaud.
L'immaginario degli ArtemisiA si condensa ancora una volta in un disco anacronistico ma perfettamente riuscito, grazie ad una fedele operazione di revival stilistico sugli arrangiamenti e sui testi. La voce di Anna Ballarin trascina ogni singola atmosfera, creando il mood adatto di volta in volta, da quello più pop a quello più infernale.
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La recensione Derealizzazione Sintomatica di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-27 08:32:34
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