Universo 25 e la possanza del lockdown
I Deka'dɛntsa sono un gruppo che non ha assolutamente paura. Mi è venuto in mente questo "attacco" per la recensione quando ho iniziato a ascoltare la traccia numero sei di questo Universo 25. Pandemica, infatti, non è soltanto il pezzo che mi ha maggiormente convinto dell'intero lavoro ma anche la canzone che meglio racconta le caratteristiche precipue del lavoro della band di Salerno. Un lavoro, lo voglio dire subito, che è buono, a tratti molto buono con qualche parte meno convincente dal punto di vista degli arrangiamenti, forse in certuni momenti un po' troppo pigri e davvero interessante a livello testuale. Ma parlavo di Pandemica, giusto?
Ecco, Pandemica parla proprio di quella roba lì, della pandemia, del Covid, dello sgomento nel quale, da quasi due anni a questa parte tutti quanti noi siamo caduti. I Deka'dɛntsa ci portano in questa sorta di girone infernale "reale" attraverso un metal classico, con inserti di post-rock elegante, il tutto sostenuto da un testo che seppur ogni tanto "scivoli" in un barocchismo un po' stucchevole convince e coinvolge.
I testi infatti sono, almeno per il mio modo di intendere la musica e l'arte, la parte di gran lunga più convincente del disco dei salernitani. E questa non era affatto una cosa scontata in un disco del genere, bravi insomma!
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La recensione Universo 25 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-26 08:04:47
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