Introspezioni di una pesante (e pensante) leggerezza formulano il primo extended play di Santamarya, che ci accompagna nei risvolti di un'estate incerta al retrogusto di sconfitta.
Incetta di riconoscimenti da parte degli addetti ai lavori aprono la strada al primo disco dei Santamarya, band viterbese che approccia questa rovente estate con “Nessuno ricorda niente”, extended play prodotto, insieme ad un nugolo di preziosi collaboratori, per Mistress Rec / Goodfellas.
Sei canzoni che tracciano i contorni di un nucleo argomentativo pulsante, sfuggevole nelle sue forme concrete (dato che l'ascolto dura pochi minuti) ma che di certo non manca di definizione e messa a fuoco. Si gravita attorno il pop e la canzone d'autore, con brani dai forti richiami analogici e qualche eco, che ai giorni nostri è imprescindibile, di risvolti digitali. C'è cura nelle produzioni, competenza nelle session concretizzate in studio di registrazione ed un lavoro di introspezione invidiabile: lontano dai crismi del sole-cuore-amore, Santamarya propugna la pesante (e pensante) leggerezza di chi è abituato a farsi domande, di chi prova a dare un senso alla bussola impazzita del quotidiano, che ha perso i punti cardinali e ci porta su molteplici rotte sgangherate. Ci si chiede di rendere conto della felicità e capire, con richiami a trascorsi del vissuto, se effettivamente questo casino può restituire qualcosa di buono.
Le risposte sono poche, ma questa non è certamente una colpa imputabile ai quattro musicisti che hanno generato “Nessuno ricorda niente”: questo album si candida a valida compagnia di giorni incerti per l'ennesima estate che sa di sconfitta.
Santamarya prega per noi.
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La recensione Nessuno ricorda niente di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-26 12:07:38
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