Il power metal sinfonico dei Rossometile gioca tra atmosfere gotiche e suggestioni pop
Il terzo album dei salernitani Rossometile parla la lingua di un power metal sinfonico e goticheggiante, sull’onda lunga dei tardi Nightwish e su quella lunghissima degli hollywoodyani Rhapsody, con qualche spolverata di folk qua e là. Tra tastieroni, cori operistici a punteggiare il registro altissimo di Ilaria “Hela” Bernardini, cornamuse e ghironde, citazioni di “standard” della musica tradizionale europea (Greensleeves torna più di una volta), le 11 tracce spaziano dai pezzi power più tirati (la title-track, Hela e il corvo) alla strumentale Whales Of The Baltic Sea Orchestra, passando per l’interessante intermezzo dark ambient/folk Mist. In mezzo, una massiccia dose di ballad e semiballad assortite: il rock folk/gotico di Nox Arcana (penalizzato dalla produzione), il pop sinfonico di Sole che cammini, la ballata medioevaleggiante Storie d’amore e peste, sono, anche se con risultati alterni, il ventre molle dell’album. Complice anche un senso della melodia diretto ed orecchiabile, che ai pezzi più pestoni regala quel gradevole patina di pop metal alla Nightwish, con punte happy in controtendenza al mood melodrammatico del lavoro(Rosaspina), ma che invece rischia di far scadere nello stucchevole i pezzi con dinamiche più soft. In fondo lavori come questo sono probabilmente troppo morbidi per i veri defender del metallo ma comunque alieni per chi non è avvezzo ad un qualche genere di musica pesante; in quella terra di mezzo però, in ogni caso una nicchia folta che ha vissuto i suoi momenti di gloria, c’è chi in ‘Desdemona’ può trovare facilmente un album non impeccabile ma curato e di personalità, a partire da un uso credibile della sempre troppo snobbata lingua madre.
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La recensione Desdemona di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-08-24 20:57:00
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