Un progetto discografico che omaggia la vita dietro le sbarre con un mix di colori e suoni dalla forte impronta multiculturale.
Alle porte di Firenze, precisamente a Sollicciano, c'è una Casa Circondariale che ospita un gruppo di detenuti a cui piace fare musica. Fortuna vuole che un personaggio come Massimo Altomare abbia avuto la geniale idea di mettere insieme su un'orchestra per riempire i giorni vuoti di questi detenuti. Così è nata Orkestra Ristretta/Tempo Reale, un progetto "dietro le sbarre" che riesce a valorizzare i talenti e le vite di queste persone.
Nel 2016 è arrivato l'esordio discografico, adesso arriva questo nuovo lavoro intitolato, nemmeno a farlo apposta, IN/OUT: si tratta di un disco di dieci brani che mette insieme molteplici generi musicali, dal rock al rap, dal reggae al folk orchestrale, insomma una miscela di colori e suoni dalla forte impronta multiculturale. Impossibile elencare i nomi di tutti i membri, ma vi basti sapere che all'interno dell'album potrete ascoltare una versione di "Ring Of Fire" che non ha nulla da invidiare a quella che Johhny Cash utilizzò per omaggiare i detenuti del carcere di Folsom, in California, con il leggendario disco Live At Folsom Prison(per i fan dei Green Day, si segnala che il refrain del brano è rintracciabile anche nel singolo Jesus Of Suburbia).
Quello di cui stiamo parlando è un progetto grandioso e spendere troppe parole per elogiarlo non sarebbe mai troppo superfluo. Il consiglio reale, però, è quello di utilizzare un po' del vostro tempo per dare un ascolto a questo meraviglioso mix di generi e di culture, coglierne i messaggi e cercare di immaginare il lavoro incredibile che c'è dietro.
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La recensione IN/OUT di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-09-11 07:08:00
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