Tra cura di sé, intimità e problemi del quotidiano, Skincare di Gabriele, Il Guapo ci insegna che è importante farsi del bene
Interamente prodotto da pianow, affiancato dalla coproduzione di Marco Skivo in “Il Fiocco", Skincare è il primo EP di Gabriele, Il Guapo. Il titolo rimanda immediatamente a un qualcosa di intimo e al tempo stesso che fa bene, un'azione, magari quotidiana, con cui ci si prende cura di sé stessi, togliendosi di dosso sporco e imperfezioni, o almeno tendandoci.
Skincare si apre con la traccia omonima in cui Il Guapo racchiude, in un cantato quasi parlato, tutto il contenuto del disco (dai suoni ai testi). Un brano intimo, un'intro che non parte mai, diventando a propria volta intro dell'EP.
A seguire la title track, Camomilla. In questo brano l'atmosfera muta decisamente. Il piano è ancora presente, ma cambia totalmente tono e si trasforma: da elemento melodico a ritmico, scandendo il tempo del pezzo.
"L'inizio è la fine. La fine è l'inizio". Una delle frasi più celebri di Dark, celeberrima serie Netlix, si adatta perfettamente al lavoro di Gabriele. Leggere, scrivere chiude l'EP come la title track l'aveva aperto: pianoforte dai toni scuri e una strumentale che, per quanto presente, resta sullo sfondo. In primo piano lo sfogo di Gabriele: un crescendo che, supportato da sempre più elementi sonori, si interrompe bruscamente giunto al proprio climax. Un breve silenzio da cui riparte il brano, questa volta solo con piano e voce, fino al termine.
Il rimando alla black music e in generale alle sonorità d'oltreoceano è chiaro e individuabile, e inserisce Skincare nel panorama di un nuovo modo di intendere la musica. Non un disco senza genere, bensì un lavoro in cui, a tratti alcuni più di altri, vari generi si presentano alle orecchie di chi ascolta: dalla trap, al rap, fino all'R&B.
---
La recensione Skincare di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-04 12:43:00
COMMENTI