Un disco piccolo ma caratterizzato da un nucleo creativo pulsante: Kostja alimenta la sua produzione artistica generando crescente interesse.
Konstantin Gukov collega l'Italia alla Russia, e da Leningrado a Bologna il passo è breve quando si incontrano i giusti sodali per concretizzare il progetto Kostja: oggi approcciamo il nuovo episodio discografico in studio della band, che si intitola “Be Defenceless”.
L'extended play è formato da quattro tracce (tre inediti più un remix della title-track) che il nostro ha perfezionato insieme a Evita Polidoro (voce), Giovanni Miatto (basso), e Anton Sconosciuto (batteria): il perimetro artistico entro cui si muovono i brani è quello di un post-rock ponderato, totalmente restìo a piegarsi alle soluzioni stilistiche del momento. Cura dei dettagli e minutaggio dei brani esteso contribuiscono a restituire al fruitore una sensazione di ascolto espanso, di continuo processo di significazione che, col passare dei minuti, porta a ridefinire i confini e le dinamiche di ogni composizione; un vero e proprio viaggio tra pentagramma e parole, con refrain, riverberi ed effettistiche varie ad arricchire la matrice analogica dell'album.
Un disco piccolo, ma decisamente emblematico: Kostja si propone al pubblico con un piglio d'autore, è un progetto che ha definito con efficacia quale registro espressivo adottare e lo sfrutta per comunicare al meglio le proprie idee messe in musica. Strada spianata verso long play ed ulteriori prove che ci permetteranno di saggiare l'estro creativo di questa realtà che travalica i confini, geografici quanto di genere artistico.
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La recensione Be Defenceless di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-08-28 00:32:16
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