Cinque brani di industrial rock dalle sfumature imprevedibili ma ben inquadrate nei temi classici del genere.
Distruzione e resurrezione: questi sono i temi principali del terzo lavoro discografico (il primo anche cantato) di Rick Dope, progetto solista nato nel 2018 per provare a ricavalcare l'onda di un industrial rock mai così fuori moda come in quest'ultimo decennio.
Ceneri per la prima volta contiene anche brani cantati come "The Rope", una miscela di influenze Nine Inch Nails che riescono a farsi apprezzare anche in mezzo alle derive strumentali estreme di "Stupid Tv" e a quelle tipicamente anni '80 di "Nothing Is Left". Le atmosfere di "Flesh And Bones" riprendono temi classici del genere, tra synth e chitarra quasi post-rock ad aggiungere quel pizzico di imprevedibilità ad un disco che solo in apparenza appare di facile lettura.
Il nuovo lavoro di Rick Dope è probabilmente quello più concreto che il musicista ha prodotto fino a questo momento: cinque brani diversi tra loro che riescono a non allontanarsi troppo dalla strada maestra, restando fedeli alla sostanza oscura di cui sono composti.
---
La recensione Ceneri di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-07 08:39:20
COMMENTI