Un disco che urla al sistema, uno schiaffo di parole per esorcizzare l'ansia sociale dei nostri tempi.
Chiaro è il titolo del primo disco di Deepho, rapper classe '97 originario di Parma. Un lavoro solista che è il frutto di una serie di influenze che vanno da Flume a Slowthai, passando per King Krule e Kid Kudi, in un mix eterogeneo di sonorità che pescano parecchio dal Regno Unito.
Il disco si compone di 12 tracce dirette, che cantano di ansia sociale e di una ricerca costante del proprio posto nel mondo. Anticipato dai singoli Dita Cotte, Tre Parole e Samo, Deepho racconta del bisogno di ideali e di libertà in quella che appare sempre più una società meccanica. Il rapper emiliano decide di narrare il contesto quotidiano attraverso uno stile sonoro abbastanza ipnotico, con ritmi ossessivi e schizofrenici, utilizzando la voce e i campionatori come strumenti d'avanguardia. Così, vengono fuori brani dalle atmosfere diverse, alcuni quasi dall'attitudine punk (DipoTelefonoCasa) e altri con una forte carica introspettiva e malinconica (21).
In uscita per Peermusic Italy, il debutto di Deepho è un urlo diretto al sistema, uno schiaffo di parole che vogliono esorcizzare l'ansia sociale, la ricerca di un'alternativa a tutto ciò che ci circonda. Dodici brani prodotti benissimo, che convincono ai primi ascolti e lasciano ben sperare in ottica futura.
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La recensione CHIARO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-04 09:49:00
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