Il primo mixtape di un 16enne abruzzese, che propone 7 brani Emo-Trap con sfumature Drill
I fuochi d'artificio scoppiettano colorati al tramonto nel cielo italiano di Montesilvano City: è l'inizio del video di "Cash Flow 2" del 16enne Alex Mezzadri in arte YNG Sosa, ma dopo pochi secondi cambia tutto. All'improvviso le immagini passano al bianco e nero e agli stereotipi della trap: il borsello di Gucci addosso, l'iPhone, il mazzo di banconote mostrato alla telecamera, la crew di adolescenti, le applicazioni ai denti, i gioielli, fino ad arrivare addirittura alle armi e pistole per battaglie fra gang; è una scelta discutibilissima, soprattutto se si ha di fronte un cantante così giovane. Per il resto, gli elementi più originali della clip sono due: il monopattino con cui Sosa sfreccia per le "street" della provincia di Pescara e l'ultima scena sotto la Madonnina meneghina di Piazza Duomo, come a dichiarare l'intenzione di volersi prendere la scena musicale di Milano.
"The block is yours, Vol. 1" è il primo mixtape di questo ragazzo abruzzese, che somiglia un po' a Sfera Ebbasta anche esteriormente, e propone sette tracce di Emo-Trap con sfumature Drill: il titolo rielabora una battuta del film cult "Scarface" con Al Pacino. D'altra parte il mondo dei "gangster" attrae l'immaginario di Sosa ma questa fonte d'ispirazione comporta qualche distorsione. Infatti, al netto della libertà d'espressione, alcuni versi del 16enne sono contestabili, perché mandano messaggi oggettivamente sbagliati e contrari al buon senso. In "TBIY" ad esempio dice: "Sogno di fare la storia, sì ma senza il diploma, nessuno credeva in me, ora poggio le Jordan sui libri di scuola".
Tra i brani meglio riusciti c'è "Beverly Hills", dal piglio quasi internazionale, con Efo e A.C. Poi ci sono spunti interessanti nelle basi prodotte da F Daddy e DLVB, tra assoli rock e brevi parti strumentali soul. Per il resto i pezzi contengono luoghi comuni un po' triti e ritriti, che a volte risultano poco credibili. Le ripetizioni dello slang e degli stereotipi ("Mcqueen") sono quasi uguali praticamente in tutte le canzoni, dalle fughe dalla polizia alla Glock carica di proiettili, ma persino la figura del calciatore Neymar torna in più tracce. Ascoltando il disco, si può avvertire la mancanza di un racconto autentico, con fatti realmente vissuti: a tratti YNG Sosa sembra cantare quello che crede che gli altri vorrebbero sentire, ma risulterebbe molto più efficace se parlasse di qualcosa che pensa veramente, qualcosa di suo, come in parte avviene in "Outro" tra qualche altro verso opinabile e un lungo elenco di nomi di amici.
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La recensione THE BLOCK IS YOURS, Vol. 1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-09-20 22:55:00
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