Otto brani di cantautorato malinconico, credibile ed elegante.
Silver Surfer è il titolo del secondo album di Emanuele Nidi, cantautore e polistrumentista che aveva esordito nel 2019 con La tua bellezza in fiore.
Questo nuovo lavoro si compone di otto tracce scritte nel giro di due settimane (durante il novembre 2020) e rappresentano a tutti gli effetti la fotografia di uno stato d'animo: quasi tutti i brani del disco hanno come tema centrale il tentativo di costruire o di distruggere un legame, con Nidi che decide di spogliare gli arrangiamenti fino all'osso, creando un'atmosfera di malinconia ovattata che ben si sposa con il periodo autunnale. La prima traccia a catturare l'attenzione è "Vite al limite", un vortice di melodia per voce e chitarra che ci trascina in un precipizio di sensazioni e di rimandi al miglior cantautorato folk internazionale. Il singolo di lancio, "Nessuno lo sa", presenta una scala di pianoforte in apertura decisamente spiazzante per il mood generale del disco, un bel segnale di ricerca e di qualità per quanto riguarda la composizione e la scrittura dei brani; il brano si accompagna ad un ritornello che ricorda la delicatezza di Bon Iver e la malinconia inquieta e sussurrata dei Noir Desir. La magia non viene meno neanche quando la chitarra lascia da parte l'arpeggio e si apre al ritmo di un cantautorato più classico e più figlio del rock: "Cosa devo fare per avere la tua attenzione" è un brano che per certi aspetti ricorda lo stile di Ivan Graziani, con una poetica decisamente centrata e figlia dei tempi.
Emanuele Nidi è un cantautore pieno di risorse, in grado di appoggiarsi a stili e generi diversi senza perdere un grammo di credibilità e compostezza (si ascolti "La trasformazione dell'aratro"). Silver Surfer è una scoperta continua, senza riempitivi di sorta, abbastanza sorprendente se si pensa al brevissimo periodo di gestazione. Da ascoltare e approfondire.
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La recensione Silver Surfer di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-09-09 08:51:00
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