Un esordio convincente per il giovanissimo rapper siciliano capace di portare le difficoltà del meridione nelle cuffie di tutta Italia
Skinny Baby è il titolo dell'album d'esordio di Noà Magro aka Skinny, rapper catanese di appena diciassette anni che due anni fa ha pubblicato il singolo Pregiudicati, il cui video ufficiale è arrivato a qualcosa come 12 milioni di visualizzazioni su Youtube. Mica male.
In questo primo lavoro, che ha la forma più di un ep che di un disco vero e proprio, ha deciso di cavalcare l'onda della popolarità e di pubblicare 7 brani inediti che costituiscono una sorta di prova del nove. Skinny si muove tra il rap e la trap e lo fa con una padronanza invidiabile per un ragazzo così giovane, a partire dal primo brano Catania, un omaggio alla sua città ma anche una narrazione concreta sulle difficoltà di vivere nel meridione. Stesso discorso per Hermano, una traccia che racconta in maniera cruda la vita del sud, tra istituzioni assenti e scelte da fare. Una costante atmosfera di pericolo che riemerge nel testo di quello che forse è il brano migliore, Affari Cellophane: un'accurata autobiografia della difficile realtà vissuta sin da giovanissimo da quello che, a tutti gli effetti, è ancora un ragazzino.
L'esordio di Skinny è un biglietto da visita discreto, capace di indirizzare le tematiche nella maniera più congeniale al genere. Il punto di forza del rapper siciliano sta senza dubbio nella capacità di parlare di questioni strettamente territoriali facendole passare per universali. Dalle strade di Catania a quelle milanesi la distanza sembra annullarsi attraverso un linguaggio musicale sempre più figlio dei nostri tempi.
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La recensione SKINNY BABY di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-07 09:32:58
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