La trap autoironica, il pop elettronico surreale, una comicità di parola che straborda e ci offre un break per poterci prendere in giro in un mondo sempre più serio ed austero.
Scennis da tarpe è il primo disco del torinese Beppe Spinelli, artista originale ed eccentrico, totalmente votato all'ironia, allo scherzo e alla comicità.
Si tratta di un disco "all in one", con canzoni, intermezzi, tracce recitate da voci elettroniche. Il tutto in un ambient elettronico lo-fi. Ci sono anche cover, la prima è una reinterpretazione di Altrove di Morgan, la seconda è un omaggio a Bomba intelligente di Francesco Di Giacomo.
Bisogna abbandonarsi del tutto nell'ascolto di questo lavoro così pieno di materiale e farsi trascinare dalla comicità, spesso immediata, ma talvolta anche più ricercata. A partire dall'episodio di dislessia del titolo, che ritroviamo ad esempio in La parte dal coltello del manico, per proseguire con Plastika, parodia di un messaggio serio, veicolato in salsa trap.
Non possiamo parlare di un disco normale, perché non ci sono soltanto canzoni dentro, piuttosto sembra di presenziare ad uno spettacolo di teatro canzone in salsa contemporanea, con un sound che, anche se a supporto di una situazione scherzosa, è ben congeniato e si muove con grande gusto in un ambito trap e pop più elettronico. Musicalmente il prodotto, non solo regge bene, ma si distingue in positivo da tante produzioni "serie" che si sentono in giro.
Altro omaggio lo troviamo in Altitudine, dove compare la voce del Mago Gabriel, protagonista dell'intera traccia. Sicuramente si sentono in questo disco gli echi delle prime produzioni degli Elio e le storie tese, anche quelle colme di intermezzi parlati, stirati e contratti di volta in volta per ottenere un risultato divertente e spiazzante. Le strade di queste due cifre stilistiche si incrociano spesso, anche se i generi musicali di riferimento è totalmente agli antipodi.
Scennis da tarpe in conclusione è un disco che non ha termini di paragone nel panorama musicale attuale e che può piacere ad una larga fascia di pubblico perché riesce a coniugare la trap con il nonsense e la comicità. L'ascolto risulta frizzante, c'è sempre un colpo di scena dietro l'angolo a tenere la soglia d'attenzione alta e il lavoro di missaggio e mastering è stato fatto a modo per non rovinare questo flusso costante di novità. Un disco con così tanto materiale dentro, sembra passare davvero troppo in fretta e questo è chiaramente un aspetto positivo, perché lascia la voglia di riascoltarlo da capo.
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La recensione Scennis da Tarpe di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-10-01 19:04:04
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