Carente ancora di reale concretezza Giuseppe D'Aiuto confeziona il quarto disco del suo progetto Discontinuation of Treatment, tra elettronica dark e fiabe nere
Interruzione del trattamento. Dicitura aziendale, che potrebbe rimandare a una sfera concettuale burocratica, fatta di firme e contratti. Tale dicitura tuttavia, previa traduzione in inglese, funge da moniker al progetto musicale di Giuseppe D'Aiuto. Discontinuation of Treatment, pur rimanendo un nome ostico, suona molto meglio, meno freddo e più accattivante, comunque strano. Astonished Eyes è il quarto album del progetto del musicista lombardo, e la direzione artistica intrapresa in questi anni è ben visibile, molto oscura.
Non si rimane certo con gli occhi spalancati dallo stupore alla fine dell'ascolto di questi 40 minuti scarsi di elettronica dark, severa perché consapevole di star raccontando qualcosa di cupo, sebbene indecifrabile. Non bastano i titoli dei brani a permetterci di inquadrare la zona narrativa ricercata da Discontinuation of Treatment. Ma nonostante questa apparente confusione qualcosa rimane impresso. il gioco dei sample di voce distorta usati per dare maggior profondità all'atmosfera lo conosciamo bene, ma in brani come HAWAII 2021 c'è ben altro a catturarci.
Forse un gusto strano per la sperimentazione caotica, forse quella distorsione al limite dell'ascoltabile che comincia a prendere il sopravvento a un certo punto del brano. O forse ancora gli appuntamenti ancora più asfissianti che seguono, come AGILE, o No W.A.N. KNOWS, la cui claustrofobia è accompagnata dalle onde di un mare violato dai rumori. Quel che è certo è che nel corpo centrale di Astonished Eyes, si rimane piacevolmente impigliati nel dramma indefinibile di questa fiaba post tutto.
Prendendosi il calcolato rischio di annoiare, sul finire del disco, Giuseppe D'Aiuto va dritto come un treno, per la sua strada segnata da poche luci e tanti vicoli ciechi. Con qualche guizzo di concretezza in più Discontinuation of Treatment potrebbe diventare un progetto davvero interessante, senza perdere i suoi connotati neri e fascinosi che lo tengono a galla.
---
La recensione Astonished Eyes di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-10-20 14:24:00
COMMENTI