Psychindustrial dei Modern Stars è un inno alla psichedelia
Sono bastati, esattamente, un minuto e quarantanove secondi per farmi innamorare di questo Psychindustrial dei Modern Stars. Merito di un pezzo come War is Peace che, nella sua assoluta semplicità, almeno secondo me, rappresenta bene l'animo del gruppo romano. Ovvero una band totalmente votata, anima, cuore e "pacca", a una psichedelia virata verso un rock rispettoso della tradizione ma comunque che non fa troppi complimenti nel voler sperimentare.
Proprio questa unione tra semplice e difficile, tra basso e alto, tra futuro e passato è la matrice che ho trovato più affascinante dei Modern Stars che in questo disco, nonostante un inizio meno convincente del prosieguo, marcano un bel "punto" nell'immaginario degli ascoltatori.
Proprio interessante l'impasto dei singoli strumenti che paiono, sul serio, suonati da persone che non solo ama stare sopra il palco ma che si diverte un mondo a farlo con i membri della propria. Questo senso di appartenenza nel nome della musica è uno dei fattori che con più forza emergono dal lavoro dei romani che anche dal punto di vista degli arrangiamenti si confermano molto interessanti.
Forse, mi spingo a dire, per la prossima volta un pelino di post-produzione e raffinamento di certe sonorità potrebbe giovare all'esperienza collettiva: esperienza comunque di alto livello e questo è sempre un bene!
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La recensione Psychindustrial di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-26 00:00:00
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