Long play che presenta la band di Palestrina: sound granitico e piena ortodossia verso il post-punk e l'electrowave.
Storie interrotte per venti anni e poi la voglia di riprendersi quel tempo che è trascorso nel processo di maturazione e di passaggio verso l'età adulta: si può sintetizzare così la spinta che ha portato i Blocco24 nel 2016 a impostare questa nuova esperienza artistica, già foriera di un EP (“Identità”, 2018). Il 2021 è l'anno che porta alla pubblicazione del primo long play omomimo, registrato e masterizzato presso gli NMG Recording Studio di Palestrina.
La proposta d'ascolto è formata da un lotto di undici brani: scevri da presentazioni e formalismi di sorta, questi episodi lasciano immergere l'ascoltatore nell'universo fatto di electrowave e post-punk della prima ora. Un registro espressivo ortodosso, fatto secondo i crismi di genere ma che evita di appiattirsi sul banale revival: Blocco24 ha un sound granitico, potente ma fasciato da velluto il cui colore scuro è in linea con le tematiche e le suggestioni che vogliono innestare nei timpai del fruitore.
Una prova del genere lascia poco spazio a margini d'errore, vuoi per la perizia delle recording sessions, vuoi per la padronanza della grammatica stilistica, l'album omonimo dei Blocco24 si presenta come un validissimo biglietto da visita. Scelta più che giustificata non inalberarsi su altri nomi, perchè “Blocco24” è i Blocco24, senza mezzi termini e con le migliori aspettative verso ulteriori sviluppi.
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La recensione Blocco24 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-10-26 14:30:48
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