A spasso nel Polesine di Banadisa, a ritmo di cumbia
Le formule per produrre della buona pop music vanno conosciute attentamente, e tra queste c’è sicuramente una dose non esagerata di furbizia. Sapere cosa si sta facendo, andare già nella direzione di una fetta di pubblico, sperando di intercettare le orecchie di altri, cammin facendo. Lo sa bene Diego Franchini, in arte Banadisa, già membro dell’Istituto Italiano di Cumbia, che col suo progetto solista ha preso una direzione ben precisa.
Il suo pop sporcato di cumbia va a cercare chi è stufo del morto e stramorto itpop, ma che vuole godere comunque di un easy listening pacato e ricercato. Suerte è un disco ibrido, creato con gli elementi giusti, disposti in un ordine apposito, per far funzionare una macchina che borbotta insieme ai suoi piccoli e bei suoni. Disco geografico, collocato precisamente nel territorio del Polesine, in Veneto, zona di provenienza dell’autore. Una pianura metafisica, come viene definita in Fagiano, brano costruito su una serie di immagini evocative che connotano di elementi fantastici un luogo facile da immaginare, lagunoso e pianeggiante.
Il basso Veneto cantato e suonato da Banadisa è brulicante di una luce tardo autunnale, con il filtro di foschie che tendono a cercare una sospensione del tempo. I soggetti sono solo abbozzati, la loro appartenenza al mondo reale è una faccenda affidata alla sensibilità di chi ascolta. Visti i cambi di ritmo, gli intermezzi strumentali e le filastrocche sarebbe facile optare per la via del soprannaturale. Dentro quei vapori umidi e quei mutamenti linguistici dall’italiano allo spagnolo si cela la chiave per poter leggere un mondo fatto di piccole magie.
Non si ha mai la sensazione di stare assistendo a forzature durante l’ascolto di Suerte. Si salta appositamente da un’atmosfera all’altra come passando sopra un ponte, che collega la pianura veneta con l’America del Sud. L’italiano confluisce nello spagnolo con assoluta credibilità. Un attimo prima si canta il ritornello di Cumbia del Bendito, e quello dopo stiamo danzando nelle trame percussive di Campo, brano in collaborazione con Maria Mange Valencia. Con curiosità ci si avvicina alla musica di Banadisa, viste le premesse, ma poi è facile innamorarsene.
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La recensione Suerte di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-10-14 11:13:29
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