Chitarra, basso e batteria per imbastire i tessuti sonori attorno canzoni che parlano di ricordi del quotidiano. Operazione che convince quella di IGI.
Luigi Migliarotti veste il moniker IGI per firmare i suoi inediti; cantautore classe 2003, arriva da Napoli con idee ben chiare ed un registro espressivo coraggioso, rispetto alle tendenze discografiche del momento. La sua visione confluisce in “Ragazzino – EP”, distribuito nel cuore dell'autunno da Artist First.
Cinque tracce che narrano di vissuto quotidiano, di ricordi e di amori ai quali vengono fatti indossare tessuti analogici, afferenti il rock indipendente; a detta dello stesso autore è musica che di certo non ti fa dimenticare i problemi, ma almeno ti ci fa ballare sopra. E l'operazione impatta con efficacia i timpani dell'ascoltatore fin dal momento zero, perché i testi sono cantati con il candore di chi ha diciotto anni mentre le strumentali (affidate a Drew Trax) replicano stile, strumentazioni e concept che guarda al passato, pescando qualcosa che può risultare tanto fuori dagli schemi quanto lucidamente attuale.
Ci vuole coraggio e polso autoriale da musicista navigato per presentarsi alla maggiore età con un'urgenza creativa da palesare così: merito a IGI che rispolvera chitarre riverberate, basso ciccione e batteria (quella vera, coi tamburi che fanno casino) per farci prendere male ma a cuor leggero. Alla fine, nella musica ognuno può fare un po' quello che gli pare, basta metterci impegno e dedizione.
Usciranno ancora cose belle, occhi puntati su IGI.
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La recensione Ragazzino - EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-19 00:00:00
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