Psych/darkwave da Venezia
I Karma Voyage nel loro omonimo album d'esordio non fanno certamente un passo verso la luce ma, anzi, vanno a creare una sorta di "regno delle ombre" nelle zone più oscure e più buie della musica nostrano. Tuttavia questa operazione, che non è certamente nulla di nuovo sotto il sole (perdonate la scontata metafora) è in realtà condotta talmente bene che, almeno per me, sono disposto a perdonare qualche trovata ingenua di troppo nella loro miscela di psichedelia e darkwave. Prendete, ad esempio, una traccia come The Spell, a mio modo di vedere la migliore per distacco di tutto quanto il lavoro, e venitemi a dire che a livello di arrangiamento e di produzione musicale non stiamo veleggiando su alti livelli. Ecco, già solo per questo i veneziani meritano la nostra attenzione ma non finisce qui.
Già perché, e l'ultima parte del disco è lì a dimostrarlo, c'è anche una penna interessante che si avverte nei testi dei Karma Voyage. Anche se la band è ancora troppo "schiava" di certi cliché da gruppo dark, la parte testuale ha dei momenti felici e credo che siano proprio questi gli spunti più interessanti da coltivare e, per così dire, esplodere in futuro.
Nonostante un andamento un po' zoppicante del disco, con un inizio molto meno convincente della fine, il gruppo veneto si dimostra un gruppo capace. Al prossimo giro li aspettiamo per vedere se saranno pure, in qualche misura, originali e, perché no, unici nel loro genere.
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La recensione Karma Voyage di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-19 07:44:48
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