Secondo lavoro di inediti per un trio che guarda alla scena rock italiana del passato, tra distorsioni e temi importanti.
Antropocene è il titolo del nuovo lavoro discografico firmato Unità Di Produzione, trio musicale formato da Andrea Meneghello, Davide Ghisalberti ed Elvis Ghisleni. La band torna sulla scena indipendente a tre anni di distanza dall'ultimo album intitolato "Abisso", e lo fa proponendo nove brani inediti che ancora una volta provano ad analizzare uno spaccato della società odierna attraverso uno sguardo critico e attento.
In questo caso la tematica principale è quella del rapporto dell'uomo con la tecnologia, con la band che prova a scavare in maniera particolare sull'impatto di quest'ultima sulla percezione della realtà. Il disco si apre con i riff pesanti e le ricerche melodiche di "Overture al fallimento", brano che riprende le sonorità del classico rock alternativo italiano degli anni '90. Le chitarre sghembe e spesso taglienti di brani come "Flebili" e "Tecnocrazia" ci riportano nel mondo sonoro di band monumento come Marlene Kuntz, CSI e Verdena, per poi deflagrare completamente nelle distorsioni nude e pure di "Estetica del declino", uno dei pezzi più "sonici" dell'intera tracklist.
Nonostante a livello musicale il trio non proponga nulla di innovativo, il progetto sembra avere una direzione precisa e orientata a proporre un rock concreto e impegnato. Tra influenze chiare e formule che si ripetono, la band riesce comunque a districarsi e convincere con una serie di pezzi ben strutturati e spesso ben arrangiati. Un disco adatto agli appassionati del nostro rock alternativo più genuino.
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La recensione ANTROPOCENE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-21 17:53:40
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